Iva per le associazioni sportive dilettantistiche: le novità si accavallano

ASD (e SSD) sono nel turbine delle novità legislative.

Gli elementi principali sono:

  1. la riforma dello sport (decreti 36, 37, 38, 39 e 40 del 2021 non ancora completamente attuati) che porta con sé, tra l’altro:
    • l’obbligo di adeguare gli statuti entro il 30.06.2024
    • e la riforma del lavoro sportivo
  2. l’obbligo generalizzato dell’emissione della fattura elettronica (laddove sia obbligatorio emetterla) anche per le realtà minime;
  3. l’art. 36-bis del DL 22.6.2023 n. 75 che prevede, con decorrenza dal 17.8.2023, l’esenzione IVA per le prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport rese da enti sportivi dilettantistici;
  4. l’art. 5 co. 15-quater del DL 21.10.2021 n. 146 che prevede la soppressione del regime di esclusione da iva per le attività degli enti non commerciali (vale anche per ASD e SSD) a partire dall’1.7.2024 termine prorogato all’1.1.2025 dal decreto milleproroghe 2024;
  5. la parziale entrata in vigore del Codice del terzo settore (manca ancora l’operatività delle norme fiscali) che pone alle ASD l’interrogativo se entrare o meno nel mondo del terzo settore.

Proviamo a sciogliere in questo e nei prossimi interventi alcuni questioni che possono sembrare spinose.

Le entrate di una ASD. L’analisi del trattamento delle entrate deve seguire il seguente percorso:

  • separare le entrate non corrispettive (contribuiti o quota associative uniformi) rispetto alle entrate da prestazioni corrispettive o da cessioni (cessione di attrezzature, quote per specifici servizi, pubblicità); solo per tale seconda categoria è lecito chiedersi se vada o meno emessa fattura o scontrino fiscale;
  • la seconda operazione è quella di “decommercializzare” quelle entrate che potenzialmente costituiscono operazioni rilevanti ai fini iva ma che l’art. 4 c. 4 del dpr 633/1972 considera escluse da iva (e quindi non soggette a tutti gli adempimenti iva);
  • in relazione alle entrate dal prestazioni corrispettive o da cessioni è da ricordare che ASD e SSD che operano in regime agevolato L 398/1991 sono esonerate dall’emissione della fattura necessario chiedersi se sussista l’obbligo o meno di emissione della fattura salvo che per pubblicità, sponsorizzazioni e diritti televisivi;

infine, per le operazioni che transitano attraverso i predetti passaggi è  necessario valutare se tali operazioni (che necessariamente sono rilevanti a fini iva) sono esenti (art. 10 dpr 633/1972) o sono imponibili con aliquota ordinaria del 22% o agevolata.

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