Il ramo ETS degli enti religiosi

nr. 57/2020

L’ingresso nel Terzo settore, per gli enti religiosi, è caratterizzato dalla possibilità di circoscrivere un apposito ramo, in analogia con quanto avviene per i rami ONLUS. Le differenze con il passato sono tuttavia rilevanti così come gli aspetti da considerare nella scelta.

Una parte rilevante delle attività di interesse generale dettate dal decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, Codice del Terzo settore, e similmente dal decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112, per le imprese sociali, è storicamente svolta anche dagli enti religiosi nell’ambito del perseguimento dei propri scopi ideali.

Ne sono esempi le attività sanitarie, sociali, di educazione, di alloggio sociale, di accoglienza umanitaria, di beneficienza, culturali e turistiche a carattere religioso.

Non stupisce quindi che la riforma del Terzo settore sia applicabile anche agli enti religiosi pur nel rispetto delle particolarità che caratterizzano gli stessi….

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